L'Argento oscilla in territorio negativo ma all’interno di intervallo limitato intorno ai 36,20 $ in vista dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti di maggio.
Il prezzo dell’Argento oscilla in territorio negativo intorno ai 36,20 $ durante la sessione europea di mercoledì, in attesa dei cruciali dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) degli Stati Uniti per il mese di maggio, che saranno pubblicati oggi pomeriggio. La stabilità attuale riflette l’incertezza degli investitori, che stanno aspettando segnali chiave riguardo all’inflazione negli Stati Uniti, dato che questi dati influenzeranno le aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve e il futuro del dollaro statunitense, e di conseguenza il metallo prezioso.
Gli economisti si aspettano che l’inflazione complessiva negli Stati Uniti sia aumentata ad un ritmo del 2,5% su base annua, rispetto al 2,3% registrato ad aprile. Inoltre, l’Indice dei Prezzi al Consumo Core, che esclude i prezzi volatili di alimenti ed energia, è previsto crescere del 2,9%, un incremento maggiore rispetto al 2,8% del mese precedente. Questi dati sono particolarmente rilevanti per l’Argento, poiché la pressione inflazionistica potrebbe spingere la Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse a livelli elevati per un periodo più lungo, influenzando negativamente gli asset non redditizi come appunto il metallo prezioso.
Oltre ai fattori interni agli Stati Uniti, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno avuto un impatto importante sui mercati globali, sembrano aver subito un allentamento. I colloqui tra i rappresentanti delle due maggiori economie mondiali sono stati descritti come fruttuosi, con il Segretario al Commercio USA che ha espresso ottimismo riguardo alla possibile riduzione dei controlli sulle esportazioni di chip sofisticati da parte degli Stati Uniti, in cambio della revoca delle restrizioni sulle “terre rare” da parte della Cina.
Dopo un deciso slancio rialzista, le ultime due sessioni dell’Argento hanno visto un ritorno della pressione ribassista in prossimità del livello annuale di 36,551 $. Dal punto di vista tecnico, una chiusura al di sotto del supporto chiave dei 36 $ potrebbe favorire un’accelerazione delle vendite, con primi obiettivi a 35,50 $ e, in estensione, verso il livello annuale di 34,869 $.
Al contrario, un consolidamento sopra l’area di resistenza dei 36,70 $ rafforzerebbe lo scenario rialzista, aprendo la strada a potenziali test dei prossimi obiettivi situati a 37 $ e 37,50 $, livelli chiave per confermare la prosecuzione del trend positivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.