Il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe testare il supporto a 60 dollari tondi, mentre il gas naturale è in bilico sotto il nuovo pivot di 3,30$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha subito un arretramento nelle ultime ore, sempre all’interno della fascia laterale attuale. Già nella chiusura settimanale odierna potremmo osservare un tentativo di test del supporto a 60 dollari tondi. Ritengo però che la commodity sia in grado di frenare ulteriori arretramenti proprio su questo target.
Il gas naturale, invece, rimane in una fase molto delicata. Dopo aver recuperato l’EMA a 200 giorni a quota 3,30$, il prezzo sta arretrando nuovamente e a lenti passi. La chiusura settimanale di oggi sarà fondamentale per fornire indicazioni più chiare sul futuro del gas naturale.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 60,71 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,279 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI è scivolato sotto tutti gli indicatori tecnici più rilevanti e si appresta a superare anche la media semplice a 20 giorni a 60,67 dollari al barile. Un ulteriore avvicinamento al supporto tondo di 60 dollari potrebbe scatenare un primo tentativo di test.
In caso di break-out ribassista, l’uscita dall’area laterale in cui il prezzo sta languendo da settimane coinciderebbe con il ritorno in un territorio fortemente ribassista, sui minimi relativi. I supporti intermedi andrebbero individuati a 58,6 e 56,20 dollari al barile.
Come accennato in apertura, ritengo però più probabile un rallentamento dei ribassi. In assenza di market movers particolarmente impattanti, il prezzo del petrolio greggio WTI ha tutte le ragioni per rimanere stabile tra i 60 e i 62 dollari, senza pericolosi colpi di coda.
Il prezzo del gas naturale, invece, potrebbe continuare ad attirare l’attenzione del mercato. I movimenti compiuti intorno al nuovo baricentro di 3,30 dollari risultano infatti imprevedibili e la tendenza attuale potrebbe essere quella di una definitiva stabilizzazione sotto questo valore.
In questo caso, potremmo attenderci nel tempo ulteriori tentativi di arretramento verso i minimi di pochi giorni fa a 3,110 dollari. Il test del supporto a 3 dollari tondi rappresenterebbe l’obiettivo principale per i traders ribassisti.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.