Il cambio euro dollaro rimbalza mentre il sentiment del mercato migliora grazie all’attenuazione dei timori di un'escalation del conflitto in Medio Oriente.
Il prezzo dell’euro dollaro ha recuperato terreno durante la sessione europea di lunedì, tornando sopra 1,1550, dopo aver toccato i minimi settimanali di 1,1488 venerdì scorso. La risalita si è verificata nonostante le crescenti tensioni tra Israele e Iran, ma la situazione geopolitica sembra essere sotto controllo, almeno per ora, e i mercati stanno mostrando un miglioramento del sentiment. La conferma che la crisi non si è estesa ad altri Paesi e che le possibilità di una guerra regionale sono diminuite ha contribuito a riportare ottimismo sui mercati finanziari, alleggerendo l’avversione al rischio che aveva spinto gli investitori verso il dollaro statunitense come valuta rifugio.
Nonostante la tensione geopolitica, il dollaro USA ha perso terreno, soprattutto dopo che l’attenzione si è spostata sugli sviluppi commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il biglietto verde aveva guadagnato nel breve termine grazie all’avversione al rischio, ma l’incertezza sui dazi commerciali e la mancanza di progressi significativi in ambito commerciale, in particolare nella questione delle terre rare, ha rallentato il suo slancio. La scadenza del 9 luglio per la conclusione degli accordi commerciali sta avvicinandosi, alimentando ansia tra gli operatori, e portando così ad un certo rialzo del fiber.
Un altro aspetto che pesa sulla dinamica dell’euro dollaro sono le previsioni legate alla politica monetaria della Federal Reserve. Con la FED che manterrà probabilmente invariati i tassi di interesse per i mesi di giugno e luglio, si stima che la probabilità di un taglio dei tassi a settembre sia ora pari al 67,2%, secondo lo strumento FedWatch. Questo scenario di possibile allentamento da parte della Banca Centrale statunitense si traduce in un indebolimento del dollaro USA, dando ulteriore sostegno alla forza del fiber.
Attualmente il prezzo del fiber quota 1,1575, in rialzo dello 0,21%, ed è impegnato in un tentativo di breakout rialzista del livello annuale a 1,1554. Un superamento confermato e un successivo consolidamento al di sopra di quest’area chiave rafforzerebbero la posizione dei compratori, aprendo la strada a un possibile aggiornamento del massimo annuale (attualmente a 1,1631) e al raggiungimento del successivo livello annuale posto a 1,1655.
Al contrario, un secondo falso breakout rialzista seguito da un ritracciamento sotto il livello di 1,1554 potrebbe indicare l’inizio di una fase correttiva per il cambio euro dollaro, con primi target in area 1,1500, livello psicologico, e, in estensione, verso il livello annuale a 1,1422.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.