Tradotto con IA
L’Indice del Dollaro USA (DXY) è in contrattazione intorno a 98,80 dopo aver guadagnato slancio nelle prime fasi del trading. Questo movimento riflette una combinazione di fattori, tra cui dati sul mercato del lavoro deboli, un ISM Services PMI meno robusto, commenti cauti da parte della Fed e un rinnovato ottimismo riguardo ai colloqui commerciali tra USA e Cina.
I recenti dati sull’occupazione hanno aumentato l’incertezza sulle prospettive del dollaro. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite a 247.000, superando le previsioni di 235.000, mentre gli impieghi privati ADP hanno registrato solo 37.000 nuove posizioni a maggio, ben al di sotto dei 115.000 attesi.
Gli economisti prevedono che il rapporto NFP di venerdì mostri 130.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi al 4,2%.
Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha riconosciuto la debolezza del mercato del lavoro, ma ha sottolineato che la Fed rimarrà paziente. Ora i mercati prezzano un intervento limitato sui tassi, mantenendo il dollaro stabile senza una forte direzione evidente.
Nel frattempo, il sentiment è migliorato dopo che il Presidente Trump ha confermato una lunga e positiva conversazione telefonica con funzionari cinesi. L’allentamento delle tensioni commerciali con la Cina è visto come un fattore di sostegno per la crescita USA, aiutando il DXY a mantenersi nonostante i dati macroeconomici contrastanti.
Il Indice del Dollaro USA (DXY) mostra i primi segnali di un potenziale rimbalzo, superando la resistenza di breve termine della trendline intorno a 98,88 dollari. Dopo aver trovato una solida base intorno a 98,57, l’indice sta ora testando la sua media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi a 98,95, che rimane una barriera critica per ulteriori rialzi. Un movimento sostenuto al di sopra di questo livello potrebbe innescare una spinta verso i successivi livelli di resistenza a 99,34 e 99,66 dollari.
Tuttavia, lo slancio rimane fragile. L’EMA a 200 periodi a 99,47 si staglia sopra, e a meno che i rialzisti non riescano a stabilire un minimo più alto sopra i 98,57, il DXY potrebbe restare limitato. Per ora, questo recupero appare più come una correzione che come un cambiamento di tendenza.
Il GBP/USD è scambiato vicino a 1,3548 dollari dopo aver ritrattato da un recente massimo intorno a 1,3583. Il prezzo sta ora testando un supporto dinamico rappresentato dall’EMA a 50 periodi (1,3543), che si allinea strettamente con una struttura orizzontale e una zona pivot chiave. Un mantenimento sostenuto in questa area potrebbe innescare un rimbalzo verso resistenze a 1,3583 e 1,3616.
Tuttavia, una rottura al di sotto di 1,3539 esporrebbe la successiva area di supporto, situata intorno a 1,3491, e la trendline ascendente.
Lo slancio sembra raffreddarsi, e se gli acquirenti non riusciranno a difendere l’attuale zona, è probabile che si verifichi una correzione più marcata verso l’EMA a 200 periodi a 1,3465. I rialzisti necessitano di un rimbalzo deciso a breve per mantenere il controllo.
L’EUR/USD si sta consolidando intorno a 1,1433 dollari dopo un forte trend rialzista su più sessioni. La coppia si mantiene appena al di sopra del supporto della trendline e dell’EMA a 50 periodi a 1,1409, entrambi in linea con il recente livello di rottura.
L’azione dei prezzi rimane costruttiva, ma il mancato mantenimento al di sopra della trendline ascendente potrebbe esporre il supporto a 1,1365 o addirittura a 1,1346 (EMA a 200 periodi).
I rialzisti vorranno vedere un rimbalzo deciso da questa zona per mantenere lo slancio e testare nuovamente le resistenze a 1,1457 e 1,1495. Fino ad allora, lo slancio sembra esaurirsi, suggerendo un periodo di consolidamento o una possibile correzione se gli acquirenti non interverranno presto.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.