Il cambio euro dollaro si è spinto in rally fin sopra la resistenza (anche psicologica) di 1,15. Fattori di fondo sostengono la spinta rialzista, ma non escludo un deciso ritracciamento già nelle prossime ore.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) è riuscito a spingersi sopra la resistenza di 1,15 e potrebbe estendere ulteriormente la sua ripresa, che su base mensile ha raggiunto ora un +4%.
Il target di 1,15 ha sempre rappresentato un livello intermedio con una certa connotazione psicologica e dunque di difficile approccio. Dopo il break-out rialzista di ieri, potremmo adesso attenderci un allungo fino alla resistenza intermedia di 1,1550 e oltre. Non escluderei però la possibilità di un graduale riassorbimento dei rialzi già entro la chiusura settimanale di domani, con prospettive per un ritorno nell’area laterale tra 1,1350 e 1,14.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1517, in rialzo del +0,26%.
Il cambio euro dollaro potrebbe spingersi in rialzo ancora oltre quota 1,15 per mantenere intatta la spinta di fondo. Le resistenze più prossime si trovano a 1,1572 e 1,16. Evidenziamo che il primo di questi due valori rappresenta anche il massimo dell’anno in corso, raggiunto fugacemente il 21 Aprile scorso.
Anche il target di 1,16 potrebbe essere considerato come una soglia psicologica, ma sicuramente di minore impatto rispetto alla resistenza appena superata di 1,15. In questo scenario solidamente rialzista, io ritengo però ancora plausibile un forte ritracciamento, già tra oggi e domani.
L’obiettivo del ribasso, una volta infranto il supporto a 1,15, potrebbe essere quello di un ritorno sui target di 1,14 e 1,1350. Questo calo non altererebbe particolarmente la visione di breve termine per il cambio euro dollaro, ma sarebbe sufficiente a smorzare la spinta rialzista osservata nelle ultime ore e posticipare il ritorno definitivo sopra 1,15.
Il calendario economico di oggi non presenta importanti dati macro e parte con le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e l’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Nessun dato di rilievo, invece, dall’Eurozona.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.